Dire "Mosè e i Profeti", per un pio israelita era un modo per far riferimento alla Parola di Dio, a ciò che da fondamento e senso a ogni altra cosa.
Non per nulla la trasfigurazione di Gesù viene narrata nei Vangeli con Mosè ed Elia dialoganti, a dire che Gesù il senso sa bene qual è, a differenza dei discepoli che stentano a impararlo.
E noi? Cosa regge l'urto delle fatiche, della malattia, della debolezza?
Qual è (se c'è) la forza e la speranza che ci fa guardare avanti?
Non possiamo fare finta di niente, occorre sapere e scegliere perché (e per chi) vivere.
---------
Mosè e i Profeti.
(Lc 16,19-31)